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Lecce, Italy
Pensionato sessantenne, sfaticato (si fa per dire!), felicemente sposato da 35 anni con due figli...ormai indipendenti. Leccese verace... come le vongole o come ... li purceddhuzzi, i pasticciotti, li ciceri e thria, le sagne 'ncannulate, e chi più ne ha ...

domenica 20 dicembre 2009

A 'rriatu Natale...

Grazie a Dio anche quest'anno stiamo festeggiando il Santo Natale. E questo periodo mi ricorda, quando da bambino, si celebrava la liturgia della novena (la nuèra). Nei nove giorni antecedenti il Natale al mattino alle 6,00 suonava la campana per chiamare i fedeli a celebrare in chiesa la Novena (adesso in chiesa si va di sera). In casa mia non si andava negli otto giorni antecedenti, ma il giorno della vigilia (il 24 dicembre)le famiglie imparentate (zii, cugini, ecc.)andavano, alle 6,00 di mattina, al Duomo per la Messa. Era una festa per noi ragazzini, perchè era una novità uscire di mattina presto al buio ed al freddo per andare a Messa. Ma non era la Messa il vero motivo della riunione familiare. Dopo si andava in massa a prendere una "tazza te giucculata" presso l'allora famoso Bar SICA (un baretto piccolo) che si trovava all'angolo destro della Banca d'Italia, di fronte all'Anfiteatro. Dopo l'obbligatorio "rifocillo" ci si portava, sempre in massa familiare, al mercato coperto sotto la famosa tettoia, che ormai non c'è più, per "fare la spesa" occorrente per il cenone della vigilia e per il giorno dopo, il Natale. E' inutile dire la gioia di noi ragazzini che vivevamo quei giorni con grande partecipazione. Nel prossimo post vi racconterò dell'attesa della Befana.
P.S.= Per la verità non tutti venivano a bere la tazza "te giucculata", perchè alcuni (i maschi) preferivano recarsi allu "De Giorgi" che vendeva liquori e relativi assaggi ed era situato all'angolo destro l'entrata della Chiesa di S.Chiara, angolo di Via Fatebenefratelli.